“Si bruciano molte calorie ad inseguire i sogni” scrive sotto uno dei suoi ultimi post, e lei di calorie bruciate e di sogni realizzati ne sa qualcosa visto che due mesi fa si è portata a casa i 226km della competizione di triathlon più leggendaria di sempre, l’Ironman di Kona.
Sorriso contagioso e grinta da vendere, vi presentiamo Alessandra Derme, pacer, ultra-triatleta e new entry della famiglia SPORTLAB MILANO.
Nuoto, corsa e ciclismo, con quale di questi sport sei partita?
A dire il vero non sono partita con nessuno dei tre sport, la mia carriera agonistica è iniziata con il canottaggio nel 2004.
Dal canottaggio al Triathlon, cosa ti ha spinto ad intraprendere uno sport così impegnativo?
Nel 2015 ho deciso di cambiare sport, ero satura del mondo del canottaggio e volevo provare qualcosa di diverso. Conoscevo il triathlon, in particolar modo gli Ironman, perché li faceva mia zia. In più sempre nello stesso anno ho conosciuto Umberto, il mio attuale ragazzo, e abbiamo deciso di intraprendere questa strada insieme.
L'ultima tua impresa è stata alla Hawaii, quali sono state le maggiori difficoltà di un Ironman duro come quello di Kona?
Kona è bellissima, ma sa anche essere spietata e non va assolutamente presa sotto gamba, a partire dal viaggio molto lungo ed impegnativo per arrivarci.
Non ero mai stata così lontana da casa e avevo paura di non riuscire ad abituarmi al fuso orario o al caldo. Ma fortunatamente quest'estate in Italia le temperature sono state molto alte, quindi sono arrivata assolutamente temprata! Nuotare nell'Oceano non è affatto semplice soprattutto per via della corrente, e in più ho dovuto lavorare molto anche sui miei pensieri prima della gara, per vincere la mia paura degli squali!
La bici è bellissima ma è un continuo mangia e bevi, un percorso sicuramente da crono a cui purtroppo non sono abituata. Sicuramente avrei potuto limare qualche minuto ma è andata benissimo lo stesso. Di sicuro in questa frazione bisogna stare attenti a non strafare, sia per il caldo sia perché c'è spesso vento e si rischia di bruciare più energie del necessario e ritrovarsi vuoti.
La corsa è l'ago della bilancia, calda, mai in piano e lontana da tutto e da tutti. Per 42km ci sei solo tu con i tuoi pensieri, devi essere allenata molto bene soprattutto a livello mentale per non cedere alla tentazione di camminare.
Come fai a motivarti nei momenti più duri di una competizione?
Nei momenti più duri?! Sorrido! Mi è stato insegnato che quando stiamo facendo troppo a lungo una cosa e ci troviamo in difficoltà bisogna cambiare lo stimolo ed il mio metodo è sorridere.
Un tuo compagno d'avventure è Marco Cinquantini, com'è nata la vostra amicizia?
Era il 2019, l’anno del mio primo full a Cervia. Seguivo Marco su Instagram e lo stimavo moltissimo per quello che faceva. La mattina della gara ero in mezzo a una folla di gente pronta a partire e tra tutti, ho incrociato il sguardo. Eravamo entrambi preoccupatissimi e ci siamo abbracciati. Da lì è nata una stupenda amicizia.
Marco ti ha fatto conoscere i prodotti SportLab Milano che da allora ti accompagnano in gara e in allenamento, dicci qual è il tuo prodotto preferito e perché.
Il mio prodotto preferito è assolutamente la WARMUP CREAM, soprattutto in questo periodo in cui le temperature si stanno abbassando notevolmente. Quante volte sono partita per allenarmi e sentivo le gambe che non erano assolutamente pronte a muoversi per il freddo. La WARMUP CREAM è quello che ci vuole prima dell'allenamento e mi permette di dare il massimo.
E allora ci auguriamo di accompagnare Alessandra per tante sfide ancora, sempre e comunque con il suo bellissimo sorriso :-)